Maxi sequestro di prodotti pericolosi in una erboristeria di Chinatown: denunciati in tre
Gli agenti della Locale hanno sequestrato 183mila prodotti illegali, tra cui tanti farmaci
Integratori alimentari senza nessuna specifica e potenzialmente pericolosi. Prodotti cosmetici senza marchio della comunità europea e praticamente fuori legge. Farmaci arrivati in Italia illegalmente e dati al banco senza problemi. Il tutto, ciliegina sulla torta, venduto senza scontrino né fattura.
Era un vero e proprio bazar dell'illegalità l'erboristeria di Chinatown finita, nei giorni scorsi, nel mirino degli agenti dell’Unità Antiabusivismo della polizia locale di Milano.
Nel locale, che si presentava esteticamente come una vera e propria farmacia, i ghisa hanno sequestrato un totale di 183mila prodotti venduti senza autorizzazione e - cosa ben più grave - potenzialmente pericolosi per la salute degli acquirenti.
In vendita nel negozio - informa la Locale in una nota - "sono state trovate 138mila confezioni di integratori alimentari sui quali non erano indicate le caratteristiche, gli ingredienti, le avvertenze sull’utilizzo". E ancora "45mila prodotti cosmetici privi di marchio Ce e non conformi alle norme di sicurezza".
Sui banchi di vendita sono invece stati trovati farmaci importati illegalmente come sciroppi pediatrici, creme antinfiammatorie, soluzioni per aerosol pediatrici, colliri e compresse per i dolori gastrici. Sotto sequestro sono finiti anche 130 dispositivi medici, tra i quali apparecchi per il controllo della glicemia.
All'interno dell'erboristeria, i ghisa hanno trovato e fermato tre uomini, tutti cittadini cinesi. Per loro è scattata una denuncia per esercizio abusivo della professione di farmacista e per importazione illegale di prodotti farmacologici, oltre a una multa di ventimila euro. Il gestore del negozio, invece, dovrà rispondere anche di "false dichiarazioni a pubblico ufficiale" perché ha raccontato ai vigili di essere un semplice collaboratore.
“È un fenomeno – ha commentato il comandante della polizia locale, Marco Ciacci – che abbiamo avuto modo di riscontrare negli ultimi mesi e che desta preoccupazioni. Continueremo a fare controlli per evitare che prodotti siano immessi sul mercato illegalmente”.